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Responsabilità medica: quando e come richiedere un risarcimento

Responsabilità medica: quando e come richiedere un risarcimento

La responsabilità medica è un argomento che coinvolge ogni paziente che abbia subito danni a causa di un errore sanitario. In questo articolo, esploreremo quando e come richiedere un risarcimento per danni da malasanità, fornendo una guida completa per chi si trova ad affrontare questa difficile situazione. Se sospetti di essere stato vittima di malasanità, è fondamentale conoscere i tuoi diritti e come avviare il processo di risarcimento.

Cos’è la responsabilità medica?

La responsabilità medica si verifica quando un medico o una struttura sanitaria non adempie correttamente al proprio dovere di assistenza, causando danni fisici o psicologici al paziente. Gli errori medici possono manifestarsi in vari modi, come diagnosi errate, trattamenti inadeguati o negligenza durante le operazioni. In questi casi, il paziente può avere diritto a un risarcimento per i danni subiti.

La legge italiana stabilisce che la responsabilità è in capo alla struttura sanitaria, la quale è responsabile per l’operato dei propri dipendenti, compresi i medici. Questo significa che, in caso di malasanità, non è sempre necessario fare causa al medico, ma è sufficiente rivolgersi all’ospedale o alla clinica in cui è stato trattato il paziente.

Quando è possibile richiedere un risarcimento?

Non tutti gli errori medici danno diritto a un risarcimento. Per poter ottenere un risarcimento per malasanità, è necessario dimostrare che c’è stata una colpa grave da parte del personale medico e che questa ha causato un danno al paziente. Esistono diverse situazioni in cui è possibile richiedere un risarcimento:

  • Diagnosi errate: se un medico non riesce a diagnosticare correttamente una malattia, causando un ritardo nel trattamento.
  • Errori chirurgici: durante un intervento, se viene commesso un errore che provoca danni al paziente.
  • Trattamenti inadeguati: se vengono somministrati farmaci errati o se il trattamento non è adeguato per la condizione del paziente.
  • Infezioni ospedaliere: infezioni contratte durante un ricovero in ospedale, causate da negligenza nella gestione sanitaria.

Come avviare il processo di risarcimento per malasanità

Se ritieni di essere stato vittima di malasanità, la prima cosa da fare è raccogliere tutta la documentazione sanitaria disponibile. Questo include:

  • Cartelle cliniche: sono essenziali per ricostruire la storia del trattamento ricevuto.
  • Referti medici: esami, diagnosi e documentazione che possano supportare la tua versione dei fatti.
  • Testimonianze: se possibile, raccogli testimonianze di altri pazienti o operatori sanitari che possano confermare il danno subito.

Una volta raccolte queste prove, il passo successivo è consultare un avvocato specializzato in malasanità. Un avvocato esperto ti guiderà attraverso il processo legale, aiutandoti a determinare se esistono i presupposti per il risarcimento e a chi rivolgerti.

Denunce per malasanità: procedura e tempi

Il primo passo per avviare un’azione legale per malasanità è denunciare il medico o l’ospedale, ma è importante sapere che la responsabilità penale è individuale e non si estende direttamente all’ospedale. La struttura ospedaliera, infatti, è responsabile per gli errori dei suoi dipendenti, ma la causa va avviata contro di essa piuttosto che contro i singoli medici.

La denuncia deve essere presentata alla Procura della Repubblica, e se ci sono prove sufficienti, verrà avviato un procedimento penale. Tuttavia, questo non è sempre sufficiente per ottenere il risarcimento. In molti casi, è necessario anche intraprendere un’azione civile per il risarcimento dei danni.

Tempi previsti

I tempi per ottenere un risarcimento possono variare a seconda della complessità del caso e del tipo di procedimento. Se il caso viene risolto in via extragiudiziale (ossia senza dover ricorrere al tribunale), i tempi possono essere più brevi. Tuttavia, in caso di causa legale, i tempi si allungano notevolmente e possono richiedere anche diversi anni.

Inoltre, la legge n. 24 del 2017 ha introdotto nuove norme che rendono più complesso provare la colpa grave del medico. Questo può rallentare ulteriormente il processo, quindi è fondamentale avere il supporto di un avvocato con esperienza nel settore.

Quali danni possono essere risarciti?

Il risarcimento per malasanità può coprire vari tipi di danni, tra cui:

  • Danno patrimoniale: se il danno subito ha avuto conseguenze economiche, come la perdita di guadagni o spese mediche aggiuntive.
  • Danno non patrimoniale: riguarda il danno morale e psicologico subito dal paziente, come la sofferenza, l’ansia e la perdita della qualità della vita.
  • Danno esistenziale: è il danno che riguarda la limitazione della libertà personale o la modifica della qualità della vita quotidiana.

A chi rivolgersi per il risarcimento?

La figura professionale fondamentale in questi casi è l’avvocato specializzato in risarcimento danni da malasanità. Sarà in grado di consigliarvi sulla miglior strategia legale da seguire e di rappresentarvi in tribunale.

Inoltre, molti studi legali offrono consulenze gratuite per i primi appuntamenti, permettendo così ai pazienti di valutare la validità del proprio caso senza alcun impegno economico iniziale.

Conclusione

Se sospetti di essere stato vittima di malasanità, è fondamentale agire tempestivamente e con il giusto supporto legale. Un avvocato esperto sarà in grado di guidarti nel processo di risarcimento, assicurandoti di ottenere il risarcimento che meriti per i danni subiti. La raccolta di prove e l’assistenza legale sono i primi passi per affrontare un caso di malasanità, un percorso che può portare a un risarcimento significativo per le vittime di errori medici.

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